Cliente o paziente?

Ecco una semplice spiegazione del motivo per cui l'Approccio Centrato sulla Persona si riferisce proprio alla relazione tra terapeuta e cliente.

Annalisa de Pretis

8/9/20232 min read

Talvolta, quando ci si rivolge a uno psicologo o a uno psicoterapeuta può capitare di sentire che le persone prese in carico vengono definite "clienti". Questo termine non vuole essere minimamente denigratorio, ma trova il suo senso in uno specifico tipo di relazione terapeutica. Scopriamo in che senso.

L'uso del termine "cliente" invece di "paziente" in psicologia è una scelta lessicale che riflette un cambiamento di prospettiva e di approccio nei confronti delle persone che cercano un aiuto psicologico. Questo cambiamento riflette un desiderio di promuovere una relazione più collaborativa e di pari livello tra il professionista della salute mentale e la persona che cerca assistenza.

Ecco alcune ragioni per cui il termine "cliente" è stato adottato in psicologia:

  1. Empowerment e Autonomia: Chiamare qualcuno "cliente" enfatizza il fatto che la persona è coinvolta attivamente nel processo terapeutico e ha un ruolo attivo nel prendere decisioni riguardo al proprio benessere mentale. Questo promuove un senso di empowerment e autonomia.

  2. Collaborazione: L'uso del termine "cliente" sottolinea l'importanza della collaborazione tra il professionista e la persona in terapia. Invece di una relazione unidirezionale in cui il paziente è passivo, si cerca di creare un rapporto più equilibrato in cui entrambe le parti contribuiscono al processo.

  3. Destigmatizzazione: L'etichetta di "paziente" può portare con sé un certo stigma associato alla malattia o al disagio mentale. Il termine "cliente" può contribuire a ridurre questo stigma e a normalizzare il fatto di cercare aiuto per la salute mentale.

  4. Approccio Centrato sulla Persona: L'uso del termine "cliente" riflette un approccio centrato sulla persona, che mette in primo piano le esigenze, le aspettative e le preferenze del cliente. Questo approccio mira a creare un ambiente in cui la persona si senta ascoltata e rispettata.

  5. Etica e Professionalità: L'adozione del termine "cliente" può riflettere anche una prospettiva etica per cui il professionista si impegna a fornire un servizio di qualità e rispettoso delle esigenze del cliente. Questo, tuttavia, non significa che al paziente siano destinate cure di qualità differente o inferiore.

Tuttavia, è importante notare che l'uso dei termini "cliente" e "paziente" può variare a seconda della cultura, del paese e delle preferenze individuali del professionista e del cliente stesso. In alcune situazioni, il termine "paziente" potrebbe ancora essere utilizzato per enfatizzare l'aspetto medico o terapeutico della relazione. In definitiva, l'uso di uno o dell'altro termine riflette la filosofia e l'approccio specifico di ciascun professionista e istituzione nel campo della salute mentale.

"Un paziente è qualcuno che si affida alla conoscenza e alla competenza del medico per ottenere la guarigione. Un cliente è qualcuno che sta cercando di realizzare un cambiamento nella propria esistenza. [...] Il cliente è una persona che viene trattata con rispetto e con cui si collabora, e che è partecipe nel processo decisionale."
Carl Rogers